un meccanismo che permetterà in futuro di caricare il nostro smartphone in 20-30 secondi,
un'invenzione quasi rivoluzionaria.
Stanca della durata del suo smartphone la ragazza ha creato un piccolo supercondensatore ad alta intensità energetica,ha dimostrato di ricaricare una luce LED
I
condensatori sono, come le batterie, dispositivi capaci di
immagazzinare energia elettrica. Con la differenza che si caricano (e
si scaricano) con estrema velocità e che possono accumulare una
quantità di energia per unità di volume molto bassa. Non è quindi
possibile alimentare un cellulare con un condensatore a meno che
questo non sia grande come una scatola da scarpe.
Ma Eesha ha inventato un supercondensatore, un condensatore che accumula una quantità di carica elettrica eccezionalmente grande in uno spazio molto ridotto, di piccole dimensioni (è poco più grande di 2,5 cm), flessibile (quindi adattabile a diversi materiali) e capace di durare per 10 mila cicli di carica-ricarica, 10 volte più di una normale batteria. Per ora ricarica una lucina LED ma chissà che in futuro non si riesca ad applicare la tecnologia agli smartphone. La Khare continuerà a far ricerca nel settore durante l'Università ad Harward. Nel frattempo si è aggiudicata un premio di 50 mila dollari (quasi 39 mila euro).
ecco a voi un breve video
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